SCUOLE ANTISISMICHE: decreto per adeguamenti strutturali
ACLIS informa che in data 29 settembre 2015 la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in merito agli interventi per scuole antisismiche ha emanato lo “schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, recante definizioni dei termini e delle modalità di individuazione degli interventi di adeguamento strutturale e antisismico, in attuazione dell’art.1 comma 160, della legge 13 luglio 2015 n.107”.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 del 17 marzo è stato pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che ripartisce a 13 regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Veneto) le risorse per la realizzazione di interventi infrastrutturali per scuole antisismiche.
Si tratta di uno stanziamento di 40 milioni di euro per le annualità 2014 e 2015 destinati all’adeguamento strutturale al fine di avere scuole antisismiche, ripartiti tra regioni e province autonome come da allegato al decreto.
Il Consiglio dei Ministri infatti ha come priorità quella di monitorare, supportare e regolamentare i Dirigenti Scolastici affinché effettuino tutti gli interventi strutturali opportuni per ridurre a zero il rischio degli studenti in caso di calamità naturale e, in generale, per promuovere la sicurezza di chi frequenta gli ambienti scolastici.
Nel decreto si accenna agli aspetti finanziari sugli interventi per scuole antisismiche, senza tuttavia arrivare ancora a descrivere come tali fondi saranno allocati.
Tali contribuito sono al momento confluiti nel Fondo Unico per l’edilizia scolastica gestito dal MIUR.
Il vincolo decisivo per l’uso di tale risorse è che gli interventi devono essere fatti su edifici ubicati nella zone sismiche 1, 2 o 3. I progetti devono essere raccolti dalle Regioni e inviati al Ministero dell’Istruzione e p.c. alla Protezione Civile, entro il 30 novembre prossimo.
Viene data priorità a interventi esecutivi, cantierabili o definitivi appaltabili.
Per ripartizione delle risorse finanziarie per le annualità 2016 e seguenti si attendono appositi decreti.
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