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LE ULTIME NOTIZIE SULLA CARTA ELETTRONICA E IL PIANO NAZIONALE PER LA FORMAZIONE

I singoli docenti nel triennio 2016-2019 avranno l’opportunità di partecipare al loro sviluppo professionale con l’utilizzo della Carta elettronica del docente.

Questo strumento consiste nell’avere a disposizione 500 euro che potranno essere utilizzati per le finalità di formazione e aggiornamento già previste dalla L. 107/2015, e che riguardano: l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste; acquisto di hardware e di software; iscrizione a corsi per attività di aggiornamento o di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il MIUR, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti il profilo professionale, ovvero a corsi di specializzazione o perfezionamento post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale; rappresentazioni teatrali o cinematografiche; ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo. Inoltre i docenti potranno utilizzare il Bonus, anche per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle Istituzioni scolastiche e del Piano nazionale di formazione di cui all’art.1, comma 124, della legge n.107 del 2015.
Le azioni formative per gli insegnanti di ogni istituto sono inserite nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, in coerenza con le scelte del Collegio Docenti che lo elabora sulla base degli indirizzi del dirigente scolastico. L’obbligatorietà non si traduce, quindi, automaticamente in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del piano. Tale piano può prevedere percorsi, anche su temi differenti e trasversali, rivolti a tutti i docenti della stessa scuola, a dipartimenti disciplinari, a gruppi di docenti di scuole in rete, a docenti che partecipano a ricerche innovative con università o enti, a singoli docenti che seguono attività per aspetti specifici della propria disciplina.

Nel prossimo triennio, in via sperimentale, le scuole articoleranno le attività proposte in Unità Formative al fine di qualificare e riconoscere l’impegno del docente nelle iniziative di formazione. Ogni Unità dovrà indicare la struttura di massima del percorso formativo, considerando non solo l’attività in presenza, ma tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali, quali ad esempio:

  • formazione in presenza e a distanza;
  • sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione;
  • lavoro in rete;
  • approfondimento personale e collegiale;
  • documentazione e forme di restituzione/rendicontazione, con ricaduta nella scuola;
  • progettazione.

L’Unità Formativa viene riconosciuta e acquisita in modo da tenere conto delle diverse attività formative sopra indicate e costruita in modo che si possa riconoscere e documentare il personale percorso formativo del docente. Le scuole riconoscono come Unità Formative la partecipazione a iniziative promosse direttamente dalla scuola, dalle reti di scuole, dall’Amministrazione e quelle liberamente scelte dai docenti, purché coerenti con il Piano di formazione della scuola. L’attestazione è rilasciata dai soggetti che promuovono ed erogano la formazione, ivi comprese le strutture formative accreditate dal MIUR, secondo quanto previsto dalla Direttiva 176/2016. Le Unità Formative sono programmate e attuate su base triennale, in coerenza con gli obiettivi previsti nel presente Piano Nazionale e nei Piani delle singole scuole.

Quest’anno il MIUR renderà disponibile, inoltre, un sistema on-line nel quale ciascun docente potrà documentare e riorganizzare la propria “storia formativa e professionale” costruendo il proprio portfolio professionale. Il portfolio professionale permetterà ai docenti di documentare la propria storia formativa operando direttamente sulla piattaforma on-line. In sintesi il portfolio, inizialmente composto da un diverso insieme di informazioni strutturate e non, a partire da quelle contenute nel sistema informativo del Ministero, consentirà al docente di:

  • descrivere il proprio curriculum professionale, comprensivo anche della propria “storia formativa”;
  • mettere a disposizione dei Dirigenti Scolastici il curriculum come supporto alla scelta nella chiamata per competenze per l’assegnazione dell’incarico triennale;
  • elaborare un bilancio di competenze e pianificare il proprio sviluppo professionale;
  • raccogliere e documentare fasi significative della progettazione didattica, delle attività didattiche svolte, delle azioni di verifica intraprese.

Dal punto di vista amministrativo il portfolio diventerà quindi parte integrante del fascicolo digitale del docente, permettendo ad amministrazione, scuole e Dirigenti di ricostruire e comprendere la storia professionale del docente e di disporre di tutte le informazioni di carattere amministrativo relativo al percorso professionale. Esso sarà formato da una parte pubblica che troverà spazio in un applicativo in corso di sviluppo da parte del MIUR (e che permetterà di indicare riferimenti, risorse e link esterni), e una parte riservata, che sarà disponibile e gestita internamente dal docente stesso. Il MIUR fornirà a ottobre 2016 indicazioni operative e strumenti per il concreto avvio del portfolio professionale del docente nell’anno scolastico 2016/2017.

Per tutti gli ulteriori approfondimenti sul c.d. “portfolio professionale”, vi consigliamo di visionare il Piano per la Formazione del personale,  adottato con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che definisce le priorità e le risorse finanziarie per il triennio 2016-2019 e delinea, a partire dall’anno scolastico 2016-2017 (considerando anche gli interventi formativi avviati nel 2015-2016), un quadro strategico e allo stesso tempo operativo tale da sostenere in maniera trasparente, innovativa ed efficace una politica concreta per la crescita del capitale umano e professionale della scuola.